Sedici medaglie azzurre in dodici gare nell’Europeo “sdoppiato” tra Plovdiv (10 podi in sei gare Individuali) e Cracovia (sei medaglie in altrettante prove a Squadre). Un record assoluto per l’Italia, che vince anche il Medagliere continentale complessivo davanti alla Francia, superando il primato di 14 podi che era stato stabilito un anno fa ad Antalya. Il verdetto è arrivato in Polonia, dove tutte le Squadre azzurre – sei su sei – sono riuscite a salire sul podio dei Giochi Europei, che valevano per la Qualifica Olimpica e come campionato continentale per Team, dopo che la prima fase – solo individuale – si era svolta a Plovdiv per consentire anche la partecipazione degli atleti russi neutrali e non militari.
È stata, insomma, un’altra splendida pagina di storia della scherma azzurra quella scritta a Cracovia. Che inorgoglisce il Presidente federale Paolo Azzi. “Europei straordinari! Lo dicono i risultati e le prestazioni offerte dai nostri atleti in tutte le armi. Eravamo reduci da un Europeo Individuale da incorniciare e, dopo la legittima euforia per i 10 podi a Plovdiv, sapevamo che confermarsi sarebbe stato ancora più difficile. Ma ci siamo riusciti, portando tutte e sei le nostre Squadre a medaglia, vincendo due ori con le formazioni di fioretto e conquistando punti importanti per la Qualifica Olimpica. Una grande gioia, poi, è stata condividere questi successi con tutta la missione Italia Team del CONI, che ringrazio per l’impeccabile e incessante supporto. La splendida organizzazione di Casa Italia ha reso ancor più bella questa esperienza, per i nostri atleti e per tutta la delegazione. Siamo fieri di far parte di questa squadra e orgogliosi, come scherma azzurra, d’aver dato il nostro contributo al grande risultato italiano in questi Giochi Europei di Cracovia”, ha commentato il Presidente della Federazione Italiana Scherma.
Sei Squadre in gare, tutte a medaglia alla Tauron Arena. Ancora sugli scudi il fioretto. Al tramonto del doppio appuntamento europeo, infatti, la sentenza è che il gruppo del CT Stefano Cerioni ha vinto tutto. Dopo le sei medaglie individuali di Plovdiv (con Martina Batini e Filippo Macchi d’oro), le squadre di fiorettiste e fiorettiste si sono confermate sul gradino più alto del podio. Campioni d’Europa il team femminile con Martina Batini, Martina Favaretto, Francesca Palumbo e Alice Volpi, e il quartetto maschile composto da Daniele Garozzo, Alessio Foconi, Tommaso Marini e Filippo Macchi. Un dominio totale, quello del fioretto azzurro, che ha conquistato al pubblico televisivo, visto che la finale maschile è stato l’evento più visto degli European Games di Cracovia sulla piattaforma Italia Team TV del CONI.
“Grandissimo Europeo. Ma adesso testa al Campionato del Mondo di Milano”, è stato il commento del CT Cerioni dopo il doppio successo in finale sui transalpini.
Si sono fatte valere anche la sciabola e la spada, guidate rispettivamente dai Commissari tecnici Nicola Zanotti e Dario Chiadò.
Doppio argento per le formazioni degli sciabolatori e delle sciabolatrici, fermatesi a un passo dal titolo europeo, entrambe, solo al cospetto della Francia. Prova da applausi per Luca Curatoli, Michele Gallo, Luigi Samele e Matteo Neri, con un pensiero speciale per quest’ultimo che, a causa di un brutto infortunio patito durante la gara, non ha potuto festeggiare sul secondo gradino del podio insieme ai suoi compagni. Ma tutto il gruppo Italia ha pensato e ora fa il tifo per Matteo, aspettandone il ritorno. E strepitoso è stato anche il secondo posto delle ragazze della sciabola, firmato da Martina Criscio, Rossella Gregorio, Chiara Mormile ed Eloisa Passaro.
Due volte sul terzo gradino del podio la spada. Bronzo prezioso per la squadra femminile, con Rossella Fiamingo, Federica Isola, Alberta Santuccio e Mara Navarria che si sono confermate ancora nel gotha internazionale di specialità. E di grandissimo valore è stato anche il bronzo degli spadisti, griffato da Davide Di Veroli, Federico Vismara, Andrea Santarelli e Gabriele Cimini.
Tutte e sei le Squadre italiane a medaglia, ma non va dimenticato anche il bronzo individuale della sciabolatrice Eloisa Passaro, che ha di fatto “aperto” le giornate magiche della scherma italiana a Cracovia. Successi figli di un lavoro di team, con in testa il Presidente federale Paolo Azzi e il Vicepresidente vicario della FIS Maurizio Randazzo, che in Polonia è stato Capo delegazione.
“Un grande successo di tutta la delegazione – ha commentato Randazzo – e per questo mi preme davvero ringraziare l’intero staff, dal Segretario generale, Marco Cannella, ai tecnici delle armi Gianluca Farinelli e Riccardo Masini, e ancora Chiara Alfano e Roberto Costanzo, il medico Gianvito Rapisarda, i fisioterapisti Sara Primavera e Marco Taurino, con i maestri Fabio Galli, Giovanna Trillini, Roberto Cirillo, Enrico Di Ciolo, Daniele Pantoni, Andrea Aquili e Leonardo Caserta, componenti degli staff dei nostri CT Cerioni, Chiadò e Zanotti. Ognuno di loro ha dato un supporto fondamentale ai nostri atleti, protagonisti di giornate da ricordare, con l’unica nota dolente dell’infortunio a Matteo Neri al quale va tutto il nostro affetto e sostegno. Abbiamo dimostrato quanto l’Italia sia competitiva a livello internazionale, stabilendo il nuovo record di 16 medaglie europee. E ora concentriamoci sul Mondiale di Milano, che affronteremo con lo stesso spirito di squadra”, ha chiosato il Capo delegazione.