La sciabola maschile vanifica la chance di difendere la medaglia d’argento conquistata ai Giochi di Tokyo nel team event. È sfuggita dalle mani del quartetto del Ct Zanotti, composto da Luca Curatoli e Michele Gallo, coadiuvati dal veterano Gigi Samele e dal giovanissimo Pietro Torre, la sfida contro l’Ungheria di Aron Szilagyi.
La formazione tricolore è stata subito esclusa dal cammino verso il podio da un’affamata Ungheria col punteggio di 45-38, malgrado il momentaneo vantaggio degli azzurri nella parte iniziale dell’assalto. Con grande umiltà ed orgoglio il quartetto italiano ha lottato fino all’ultimo. Vincente il cammino nei piazzamenti che è valso all’Italia la 5^ posizione. Sbarazzati dell’ostacolo Stati Uniti, col punteggio di 45-40, Luca Curatoli, Michele Gallo, Gigi Samele e Pietro Torre hanno esultato anche contro l’Egitto. 45-38 l’esito della sfida contro gli africani che ha significato il 5° posto agli azzurri di Ct Zanotti.
“Fa male ma non mi demotiva affatto, so quanto volga con o senza medaglia”, ha affermato lo sciabolatore partenopeo Luca Curatoli lasciando intendere che è pronto a rimboccarsi le maniche e che the best is yet to come.
“Non sono arrivati i risultati sperati e per i quali ho lavorato, ma se guardo indietro mi sento molto fortunato -ha detto Michele Gallo, schermidore salernitano-. A 23 anni ho rappresentato il mio Paese ai Giochi Olimpici. Porto con me tanta grinta e determinazione: gli ingredienti fondamentali per preparare nuove sfide”.
