TBILISI – Grande rammarico per le spadiste campionesse olimpiche in carica che hanno concluso la prova a squadre ai piedi del podio ai Mondiali di scherma in corso di svolgimento a Tbilisi. La delusione per una medaglia sfiorata e persa contro la Corea all’ultima frazione è fitta ma comunque non cancella un cammino autorevole del quartetto diretto dal Ct Dario Chiadò e composto dalla casertana Sara Maria Kowalczyk e dalle stelle a cinque cerchi Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi ed Alberta Santuccio. Esordio subito convincente delle azzurre nel tabellone da 32 contro l’Olanda surclassata col punteggio di 45-11. A seguire un netto 38-23 inflitto ad Hong Kong, grazie al quale le italiane hanno guadagnato l’accesso ai quarti di finale che le ha viste opposte all’Estonia: contro la pericolosa formazione baltica, composta anche dalla Lehis e dalla Embrich che tre giorni fa avevano sconfitto nelle gare con vista podio Fiamingo e Santuccio, l’Italia ha dominato 42-27. Solo in semifinale le cugine francesi hanno negato, con lo score di 45-32, la certezza di una medaglia alle spadiste tricolore al termine di un remake della finale olimpica che evoca ancora dolci ricordi alla scherma azzurra. Dirottate verso l’assalto per la medaglia di bronzo, i sogni delle azzurre si sono spenti per mano delle spadiste coreane che blindano il podio col risultato di 37-31.
Nonostante il risultato, c’è grande soddisfazione per l’innesto in squadra di Sara Maria Kowalczyk, classe 2001 proveniente da Aversa e più giovane atleta della formazione. Per l’allieva della Giannone Caserta, seguita in pedana direttamente dalla maestra-mamma Ewa Borowa, una stagione da incorniciare iniziata col successo individuale nella tappa di Coppa del Mondo di Fujairah e culminata con la medaglia di bronzo conquistata agli Europei di Genova lo scorso giugno. L’esordio mondiale è la ciliegina sulla torta: prima la prova individuale terminata anzitempo, dopo la vittoria contro la lituana Prosina per 15-13, lo stop è arrivato ai 16esimi di finale contro l’atleta neutrale Yasinskaya. Oggi l’esordio nella gara a squadre quando Sara è stata chiamata in causa direttamente nell’assalto più importante, quello della medaglia. Due frazioni perfette, in cui Kowalczyk ha saputo essere glaciale avvicinando per un momento l’Italia al sogno di bronzo grazie ad un parziale vincente. Alla fine, purtroppo, non è bastato.
“Un Mondiale che mi lascia sensazioni positive e tanta voglia di ripartire – spiega l’atleta dell’Esercito -. È stato un anno di continui miglioramenti: dalla vittoria in Coppa del Mondo di Fujairah dove ero stata solo autorizzata, fino alla convocazione mondiale… una stagione magica. L’obiettivo per il prossimo anno è quello di proseguire con la stessa costanza. Partecipare ad un Campionato del Mondo mi ha dato emozioni fortissime, che bello esserci arrivata. Non mi aspettavo di subentrare in finale, però sono soddisfatta di essermi fatta trovare pronta. Ancora fatico a credere di aver condiviso la gara iridata al fianco di tre campionesse olimpiche. Torno a casa con un’esperienza da archiviare nel bagaglio delle gare più importanti, con il desiderio di arrivare e di fare meglio alla prossima occasione”.